Parlami di Lucy: in arrivo il film postumo di Giuseppe Petitto Arriva dal 19 aprile al cinema con Altre Storie Parlami di Lucy, la storia di una madre costretta ad affrontare una realtà oscura e indecifrabile per salvare la sua bambina.

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Il regista Giuseppe Petitto, prematuramente scomparso in un incidente d’auto nel settembre 2015 all’età di 46 anni, ci lascia in eredità un dramma emozionante e coinvolgente.
Attivo soprattutto nella produzione di film legati ai diritti umani, diritti dei minori, vittime di guerre civili, malattie mentali, politica internazionale e corruzione, le sue opere hanno ottenuto successo di critica in Italia e all’estero. In Parlami di Lucy non solo ha curato la regia ma ha collaborato alla sceneggiatura e al montaggio. Documentarista stimato a livello internazionale, ha ricevuto numerosi premi e gli elogi di grandi registi, tra cui Martin Scorsese e  Arthur Penn.

Parlami di Lucy è un sofisticato dramma psicologico con l’intensa interpretazione di Antonia Liskova, prodotto da Martha Production, Ventura Film e Gustav Film.

Parlami di Lucy racconta la storia di Nicole, una donna attenta a controllare la propria vita fin nei più insignificanti dettagli, che vive insieme alla sua piccola Lucy, una bambina solitaria e problematica, e Roman, un marito distante, spesso lontano dalla famiglia per lavoro.

Sogni inquietanti tormentano Nicole e misteriosi avvenimenti sembrano minacciare sua figlia Lucy. Più si sforza di capirne l’origine per salvare la bambina, di arrivare alla soluzione di quello che è diventato per lei un incubo, più il pericolo sembra avvicinarsi…

«Il racconto si sviluppa quasi esclusivamente all’interno delle pareti della casa isolata della famiglia, circondata da montagne e abeti. – ha dichiarato il regista – Un luogo inizialmente piacevole e rassicurante, poi inquietante e claustrofobico. Nicole finisce per essere intrappolata nella sua stessa casa, preda delle sue stesse ombre… E le incombenti montagne del Nord-Est italiano suggeriscono immediatamente un senso di libertà e paura, di sentieri pericolosi e vasti paesaggi, una metafora del viaggio di Nicole verso la verità

«Giuseppe ci ha lasciato in eredità il suo gioiello più prezioso – afferma la produttrice Martha Capello –  Parlami di Lucy è il suo primo film ma anche la dimostrazione del suo grande talento e della profonda sensibilità e amore verso i bambini, di cui ha saputo in ogni sua opera raccontare con sincerità il loro punto di vista. Ha fatto in tempo a concludere il suo primo film di finzione e conoscendo il suo profilo umano e artistico, sono certa che conquistare il grande schermo per lui sarebbe stata una vittoria.»

La storia di una madre in difficoltà, di mancanze, di traumi irrisolti e di ricordi difficili da accettare, alla quale fa da sfondo l’eccezionale colonna sonora di Teho Teardo. 

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SINOSSI:

Nicole è una donna attenta a controllare la propria vita fin nei più insignificanti dettagli. La sua piccola Lucy è una bambina di otto anni solitaria e problematica. Roman, suo marito, è un uomo affascinante e più vecchio di lei, colpevole di aver in passato messo a repentaglio il loro matrimonio con un tradimento.

Sogni inquietanti e inspiegabili tormentano Nicole. Oscure presenze si manifestano all’interno e nei dintorni della loro isolata villa di montagna. La ragione non è più sufficiente a spiegare gli angoscianti fenomeni che si palesano. Lucy è chiaramente in pericolo e Nicole deve trovare la forza di mettere in discussione tutte le proprie certezze per salvare la bambina.

Ma più Nicole crede di avvicinarsi alla soluzione di quello che ormai è diventato un incubo, più il pericolo diventa incombente, reale, tangibile

 

 

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Vincenza Lancione

Viky (alias Vincenza Lancione) è una lettrice compulsiva. Ma siccome questo non le basta, divora serie tv e film a non finire. Da sempre amante del Giappone e di manga e anime (e sushi!). Ha un sito letterario e ha pubblicato vari racconti in delle antologie. Vede il mondo attraverso lenti verdi dalla forma di farfalla.