La carriera di Marilyn Monroe, tra amori, successi e sofferenza
Il vero nome di Marilyn Monroe era Norman Jean Baker Monroe e nacque il 1º di giugno del 1926. Norma non conobbe mai il padre e a causa della schizofrenia della madre fu costretta a vivere la propria infanzia entrando e uscendo dall’orfanotrofio di Los Angels. Durante gli anni fu affidata a undici famiglie diverse, che purtroppo non furono sempre esperienze piacevoli: venne molestata e violentata molto giovane e queste esperienze segnarono la giovane Marilyn Monroe per tutta la vita. A causa del trauma subìto iniziò a balbettare, un piccolo difetto che non riuscì mai a superare completamente.
Marilyn Monroe inizia la sua lunga serie di matrimoni già all’età di 16 anni, quando si sposò con James Dougherty, un ufficiale della marina mercantile. Marilyn non amava essere una donna sposata e la vita da casalinga non le piaceva per niente, ma era il prezzo da pagare per lasciare il proprio passato alle spalle. Lavorava come operaia della Radio Plane, dove verniciava le fusoliere degli aeroplani e David Conover, che all’epoca era impegnato in un servizio fotografico proprio nella ditta dove lavorava Marilyn, la notò e la spinse a intraprendere la carriera di modella.
Divorziò dal marito e iniziò a lavorare come modella, ricevendo una paga di 200 dollari per ogni servizio fotografico. Le sue foto fecero il giro di parecchie agenzie pubblicitarie. Fu Emmeline Snively a creare i marchi di fabbrica di Marilyn Monroe: le insegnò come sorridere, come usare la giusta tonalità della voce e le schiarì i capelli. Successivamente riuscì a farsi ricevere dalla Fox, impressionando il regista Ben Lyon. Il 24 agosto del 1946 Marilyn firmerà il suo primo contratto cinematografico. Lo stesso Lyon le suggerì di cambiare nome e di usare un nome d’arte, e fu così che da Norma nacque Marilyn Monroe.
La sua carriera cinematografica iniziò partecipando con piccoli ruoli in alcuni film dove non venne nemmeno accreditata. Frequentò l’Actor Lab ma nonostante questo per molti non aveva le capacità drammatiche adatte ad intraprendere la carriera d’attrice. La vera svolta per Marilyn Monroe avvenne quando nel 1948 incontrò ad una festa Johnny Hyde. Il suo futuro agente credeva che Marilyn fosse destinata a diventare un stella. Fu questo testardo talent scout a farla recitare in una produzione Mentro-Goldwin Mayer, Giugla d’asfalto (1950) di John Huston. Nello stesso anno partecipò anche al film Eva contro Eva.
Successivamente grazie a Hyde riusci a firmare un contrato con la Fox e Marilyn Monroe riuscì a guadagnare fino a 500 dollari a settimana. L’agente di Marilyn, il quale si innamorò di lei perdutamente, morì di un infarto non prima però di essere riuscito a chiudere un accordo con la 20th Century Fox per un compenso di 750 dollari alla settimana.
Tra il 1950 e il 1951 recitò in ruoli minori in film come Lo spaccone vagabondo (1950), Il messicano(1950) e L’affascinante bugiardo (1951). Nel 1952 usciva nelle sale La confessione della signora Doyle di Fritz Lang, fu il primo film dove Marilyn Monroe compare nella locandina del film. La fama di Marilyn cresceva progressivamente grazie a film come Matrimonio a sorpresa (1952), Il magnifico scherzo (1952) ma fu con il film La tua bocca brucia (1952) che riuscì ad avere il suo primo ruolo da protagonista, ma la consacrazione avvenne con il film Niagara (1953), pellicola che fu un grande successo.
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Il 1953 fu anche l’anno di Gli uomini preferiscono le bionde diretto da Howard Hawks e Come sposare un milionario di Jean Negulasco, grandi successi commerciali. Nel 1954 partecipò al western La magnifica preda e nello stesso anno si sposò col giocatore di baseball Joe DiMaggio. Con l’iconico film di Billy Wilder, Quando la moglie è in vacanza (1953), Marilyn Monroe si consacrava icona sexy. A causa della ossessiva gelosia del marito nei suoi confronti, dopo nove mesi di matrimonio, Marilyn e DiMaggio si separarono.
Nonostante fosse già una star del cinema, la parte della “bionda bella e stupida” le stava stretta e decise di dare una svolta alla sua carriera e nel 1955 si trasferì a New York per studiare all’Actor’s Studio. Con il film Fermata d’autobus (1956) ottenne una nomination ai Golden Globe come miglior attrice in un film commedia o musicale. Marilyn fondò con Milton H. Greene la sua società di produzione, Marilyn Monroe Production, con la quale produsse il film Il principe e la ballerina di e con Laurence Olivier.
Il 1958 fu l’anno di A qualcuno piace caldo, dove venne nuovamente diretta da Billy Wilder e recitava insieme a Jack Lemmon e Tony Curtis. Il film fu un successo e ricevette 6 nomination all’Oscar, valendo a Marilyn il Golden Globe com miglior attrice in un film commedia o musicale. Dopo il pallido successo di Facciamo l’amore (1960) il rapporto con il suo terzo marito, lo sceneggiatore Arthur Miller, si stava deteriorando e alla fine delle riprese del film Gli spostati (1961) i due si separarono. Questo fu inoltre l’ultimo film di Marilyn Monroe.
Marilyn Monroe con il passare del tempo divenne sempre più dipendente dall’alcool e dagli psicofarmaci che l’“aiutarono” a sopportare i ritmi frenetici della vita di Hollywood. Purtroppo questi eccessi iniziavano a minare la salute dell’attrice che entrava ed usciva dalle cliniche sempre più frequentemente. A causa di ciò, per tutto il 1961 non fece nemmeno un film. Il 1962 iniziò le riprese di Something’s Got to Give (1962) film che non riuscì mai a finire.
Il corpo di Marilyn Monroe fu trovato senza vita nella sua casa di Los Angels. L’autopsia eseguita sul corpo dichiarò che la morte fu stata causata da una overdose di barbiturici. Molti però non credono che l’attrice si sia suicidata a causa di molte incongruenze sulla ricostruzione dei fatti. Uno degli aspetti che alimentano l’ipotesi complottistica sono da ricercare nella modalità della morte dell’attrice e nelle relazioni sentimentali che Marilyn ha avuto nei suoi ultimi anni, tra le quali spuntano nomi come John e Bob Kennedy. Il corpo di Marilyn fu tumulato nel Westwood Village Memorial Park Cemetery.