Monuments Men

Monuments Men: 10 cose che non sapevi

1384 0

Monuments Men è un film che tratta un aspetto della seconda guerra mondiale nascosta ai più. Una guerra parallela per salvare le opere d’arte dalla loro possibile distruzione da battaglie e bombardamenti.

Ennesimo film diretto da George Clooney sempre contraddistinto dal suo stile: leggero, ironico ed emotivo. Un cast stellare e una storia avvincente fanno di questa pellicola qualcosa di godurioso.

10 cose che non sapevi su Monuments Men

  1. Il film è costato circa 70 millioni di dollari.
  2. Le riprese si sono svolte in Germania e in Regno Unito tra Potsdam (negli Studios Babelsberg), Berlino, Merseburg, Goslar, Halberstadt, Osterwieck, Camber e Rye.
  3. Daniel Craig venne scritturato per questo film ma per si sarebbe accavvallati degli impegni con le altri progetti e dovette rinunciare, al suo posto venne Matt Damon.
  4. Il film doveva uscire a dicembre ma lo stesso George Clooney annunciò che la pellicola sarebbe uscita a febbraio del 2014 perchè non erano ancora pronte le sequenze con gli effetti speciali.
  5. James Payton ha recitato nel ruolo di Adolf Hitler in Captain America – Il primo vendicatore.
  6. Il cast è stellare perchè vanta di cinque vincitori all’Oscar (George Clooney, Matt Damon, Cate Blanchett, Jean Dujardin e Grant Heslov) e due attori nominati (Bill Murray e Bob Balaban).
  7. Alexandre Desplat, compositore della colonna sonora, appare in un cameo nel film: è l’uomo francese che presta il suo aereo al personaggio di Matt Damon.
  8. Nel film ha una parte anche il padre di George Clooney (Nick Clooney), interpreta il vecchio Frank Stones.
  9. I “Monuments Men” erano un gruppo di circa 345 uomini e donne da tredici nazioni molti dei quali volontari al servizio della MFAA durante la seconda guerra mondiale. Molti di loro erano direttori di musei, curatori, storici dell’arte, artisti, architetti e educatori. Il loro lavoro era semplice: proteggere i tesori culturali dalla guerra.
  10. In alcune mail trapelate George Clooney confessò a Amy Pascal (presidente della Sony Pictures) le sue preoccupazioni riguardo alla riuscita del film dopo aver raccolto alcune critiche negative, chiedendoli anche scusa.

Leggi la recensione del film

Banner

Andrea Castello

Forse il mio primo ricordo d'infanzia è giocare a PacMan per ore, il mio secondo ricordo sono le ore perse ad aspettare che il mio Commodore 64 caricasse un gioco, il terzo ricordo sono le ore consumate a vedere le VHS con i film registrati la sera prima fino a smagnetizzare il nastro. Sono appassionato di Arte, Musica e Video Games, recentemente entrato nel tunnel delle Serie Tv. Blogger, Scrittore e Sognatore recidivo.