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CES 2017 – Cosa abbiamo visto e cosa ci è piaciuto

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Il CES 2017 ha chiuso i battenti un paio di giorni fa’ e mi son preso questo tempo per metabolizzare tutte le notizie, le novità e annunci per non scrivere una recensione di getto e cercare di ragionarci un po’ di più.

Come sapete il CES di Los Angeles da anni è la prima fiera tecnologica dell’anno ed indirizza sulle principali novità del settore che vedremo durante i  dodici mesi seguenti. Varia in più campi, dalle tecnologie per utilizzi “casalinghi” o lavorativi, all’home entertainment fino alle tecnologie automotive. Quindi mettiamoci comodi e vediamo insieme cosa aspettarci da questo 2017.

Tra le conferenze più attese da noi gamers c’era naturalmente quella di NVIDIA, ma se molti si aspettavano la presentazione della GTX 1080ti, questa non è avvenuta ma non siamo rimasti a bocca asciutta, infatti NVIDIA ha presentato i suoi primi monitor 4K G-Sync HDR per gaming e i suoi nuovi SHIELD TV e il servizio NVIDIA NOW per il cloud gaming.

Con Shield TV la nostra televisione diventerà a tutti gli effetti un Android TV con supporto ai contenuti 4K HDR e l’aggiunta di Google Assistant (prima Android TV ad usufruirne) che ci permetterà di fare ricerche e gestire al meglio il nostro dispositivo.
Ma essendo un prodotto NVIDIA non poteva non strizzare l’occhio al gaming, grazie al supporto di NVIDIA NOW.

Per chi non lo sapesse GeForce NOW è un servizio On-Demand che consente di collegarsi ai computer di cloud gaming di NVIDIA per effettuare lo streaming di giochi per PC sul proprio dispositivo SHIELD (o pc e mac) alla risoluzione di 1080p e 60 fps. E’ un servizio in abbonamento che consente di usufruire di una libreria diversificata di più di 50 popolari giochi per PC, oltre ad avere la possibilità di acquistare le nuove uscite dallo store per poi giocarci istantaneamente su SHIELD.

Questo potrebbe essere il primo passo verso la fine dell’era console come la conosciamo, ma io aspetterei prima di darle per sepolte, anche perché nonostante sia Shield che NVIDIA Now siano confermati per l’Italia, con le connessioni del bel paese credo che il servizio potrebbe non essere ancora fruibile in modo adeguato (chi vi scrive ringrazia divinità antropomorfiche ogni volta che la sua connessione rimane stabile a 6mb, figuriamoci avere un cloud gaming in 1080p…. è più fattibile ottenere una Morte Nera in scala 1:1).

Non solo NVIDIA ha portato novità sul lato gaming, anche Razer ha ammaliato i suoi fans con un portatile da gaming con prestazioni incredibile ma soprattutto con 3 e dico 3 schermi da 17.3″ con risoluzione 4K. Project Valerie si è mostrato in tutta la sua potenza, certo definirlo portatile mi sembra un eufemismo, anche Razer lo categorizza come mobile desktop, con uno spessore da chiuso di 38,1 mm e un peso di 5.44 kg, di certo non dimensioni tipiche da ultrabook! I suoi monitor che si aprono e ritraggono automaticamente sono spettacolari e una delle poche caratteristiche tecniche trapelate e che la gpu è una NVIDIA 1080 GTX (credo modello mobile ma non son trapelate notizie al riguardo) con il supporto nativo alla tecnologia Surround View e quindi VR Ready.

Il neo nato di Razer è ancora in versione prototipo e non oso immaginare il prezzo finale di vendita visto che il loro Blade Pro parte da 3.700 $ e non me ne vogliano i possessori questo Valerie sembra davvero molto più performante. Al CES 2017 è stato molto apprezzato, al punto che 2 modelli sono stati rubati dallo stand Razer.

Come dicevo in apertura, essendo la prima fiera tecnologica dell’anno, il CES ci da la direzione che i vari settori tecnologici percorreranno durante l’anno. Infatti una delle novità di quest’anno è stata la completa mancanza di TV con tecnologia 3D, infatti sempre meno case produttrici stanno puntando su questa caratteristica nei loro prodotti.

Francamente capisco questa scelta, sono in possesso di un Sony con tecnologia 3D e mi è capitato spesso di guardare film in 3D ma ammetto che non sono rimasto mai con la mascella slogata dallo stupore, inoltre sempre meno film al cinema hanno il 3D nativo (e francamente in molti altri potrebbero evitarlo visto che l’unico “vantaggio” è rendere più scuro il film non avendo scene all’altezza di tale tecnologia) quindi questa tecnologia almeno per il lato consumer credo stia morendo.

Stessa sorte del 3D, sempre parlando di home entertainment sta vedendo riservata anche alle TV con schermo curvo, infatti anche questa tipologia non era presente al CES quindi prossima al declino in relazione alle TV casalinghe. Infatti il nuovo trend di mercato del settore è il minimalismo, forme più semplici e soprattutto la ricerca della riduzione degli spessori, per il momento questa gara è stata vinta da LG con il suo TV OLED con spessore di soli 4mm.

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Incredibilmente, seppur morente nel home entertainment, la tecnologia dello schermo curvo sembra essere la principale protagonista per quanto riguarda i monitor PC da gaming soprattutto in fattore di forma 21:9 che stanno riscuotendo molti apprezzamenti da parte dei Gamers di tutto il mondo e che sta portando i vari produttori a indirizzarsi verso questo formato.

Come di consueto al CES non sono presenti gli smartphone o tablet, ma in loro vece è stato presentato il loro nuovo cuore, infatti il nuovissimo Qualcomm Snapdragon 835 si è mostrato in una video anteprima.
Come ben sapete Snapdragon è il processore di punta su cui si basano quasi tutti gli smartphone Android e soprattutto i top di gamma, quindi la sua presentazione ci porta a pensare che sarà montato sui nuovi smartphone di fascia alta in uscita prossimamente.

Le caratteristiche principali, partendo dalla nuova tipologia di costruzione FinFET a 10nm , che permette transistor più piccoli, CPU e GPU che potranno girare a frequenze più elevate e che consumano di meno della scorsa generazione, sposta ancora il limite delle prestazioni dei nostri cellulari che saranno sempre più performanti e potranno consumare di meno la batteria.

Infatti SD 835 è il 35% più piccolo del suo precedessore e consuma il 25% in meno, a fronte di un quad core principale da 2.4 GHz (Kryo), con un quad core di appoggio da 1.9 GHz a basso consumo.
Questi core di appoggio, secondo Qualcomm, saranno la vera anima degli smartphone su cui verrà montato il nuovo processore, infatti il processore Kryo interverrà solo quando lo smartphone avrà bisogno di una maggiore potenza di calcolo.

Come dicevo in apertura, anche il mercato dell’automotive è sempre più presente al CES di Las Vegas dove è stato presentato quello che probabilmente sarà il futuro dell’automobile.
Ecco quindi che i costruttori si concentrano sull’esperienza di bordo, con abitacoli dotati di sofisticati sistemi multimediali in modo da far diventare l’auto non più semplicemente un mezzo di trasporto ma un posto di interazione con i social e con la rete, cercando di dare sempre più importanza alla guida assistita se non guida automatica.

Si passa dalla tecnologia biometrica di Bosh che permette all’auto di riconoscere il guidatore (naturalmente precedentemente salvato in memoria) modificando autonomamente la posizione di volante, sedile, specchi retrovisori ma anche temperatura interna e frequenza radio preferita. Inoltre tramite sensori l’auto riconoscerà lo stato psicofisico del guidatore per prevenire colpi di sonno o malori.
Questa tecnologia si ritrova anche sulla BMW i Inside Future, che ha questo aggiunge ologrammi proiettati nel campo visivo del guidatore con segnalazioni relative al sistema infotelematico, con possibilità di gestire più uscite audio per accontentare tutti i passeggeri.

mqacchina

La Faraday Future FF 91 auto spinta da due motori elettrici per un totale di 1.050 CV e 1.800 Nm di coppia motrice che vuole sfidare la Tesla attuale leader del mercato supercar elettriche, ma che non ha iniziato nel verso giusto, fallendo la prova del parcheggio automatico.

In occasione del Ces 2017 sono stati anche ufficializzati accordi industriali importanti, come quello fra PSA, Ericsson e la Orange per lo sviluppo delle connessioni dei veicoli alla rete mobile 5G; o il nuovo consorzio tra Ford, Toyota, PSA, Mazda, Fuji Heavy Industries (proprietaria di Subaru) e Suzuki, denominato “SmartDeviceLink”, per la ricerca e la gestione di una piattaforma software open source dedicata all’integrazione delle app sui sistemi di bordo dei veicoli.

Conclusioni:

Nell’articolo ho preferito non dare delle mie considerazioni personali, a parte per il 3D, cercando di attenermi ai fatti e alle novità più importanti cosi come son state presentate, ma naturalmente non posso esimermi dal condividere il mio parere soggettivo.

Partendo dall’automotive, trovo che per quanto apprezzi il tentativo delle case di ridurre al minimo il rischio incidenti, il loro voler puntare tutto o quasi sulla guida automatica non mi convince appieno, credo che sia meglio puntare su tecnologie assistive piuttosto che cercare di farci diventare soltanto dei passeggeri quasi impotenti, francamente essendo da anni nel settore informatico so quanto delicati possono essere questi componenti e basti pochissimo per mandarli in tilt. Per esempio anche la frenata d’emergenza tanto decantata da varie case automobilistiche, tutt’ora funziona come si deve solo in pochissime auto, in certe ha la stessa utilità di windows vista su un pc da gaming.

E proprio di pc da gaming vorrei parlare, io non sono mai stato un amante dei portatili, preferisco i desktop soprattutto con monitor oltre i 24″ (tutt’ora uso un 32″) non dico che non si dovrebbe puntare sui portatili come pc da gaming ma credo che si stia un attimo esagerando.
Per quanto la visione di 3 schermi 17″ con risoluzione 4K, mi abbia strabiliato facendomi quasi amare Valerie (se ve lo state chiedendo… no non sono stato io a rubare quel prototipo… certo che potevano lasciarci anche un mouse nella scatola… oh no questo non dovevo scriverlo) non riesco davvero a trovare un motivo che mi possa spingere a comprarlo o meglio a sborsare una cifra simile per un portatile che portatile di fatto non è, cavolo pesa molto di meno il mio desktop!

razer

Saltando le TV di cui ho già dato il mio pensiero, parlerei di Shield TV e NVIDIA NOW, leggendo un po’ sul web e parlando con vari amici del settore, molti danno quasi per certo la fine delle console in tempi più o meno brevi, sostituite da Shield o simili, tutti basati sul Cloud Gaming. Se da una parte questi dispositivi potrebbero essere una ventata d’aria fresca per noi gamers, dandoci la possibilità di non dover star dietro alle novità di mercato cercando di avere sempre il PC aggiornato con le ultime tecnologie per poter far girare l’ultimo gioco uscito, dall’altra si prospetta un problema di fondo… e se per qualche motivo non avessi connessione? Mi ritroverei nell’impossibilità di poter accedere ai giochi che ho acquistato, perché non fisicamente sul dispositivo ma sui server. Certo stiamo andando verso l’essere sempre connessi ma credo che la possibilità di poterci godere un videogioco offline, potrebbe rimandare la morte delle console per molti altri anni.

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Ignazio Piras

Da che ha ricordi... ricorda di essere un NERD